Marco Maddalena

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Di fronte alla morte, alla sofferenza, alla malattia sembra che nessuna parola possa recare consolazione. Non ci sono forse neanche preghiere che siano da ristoro, tantomeno da spiegazione. Eppure vogliamo utilizzarne alcune per condividere ancora una volta il dolore legato inesorabilmente a quelle poche parole: “Marco non c’è più”.
Camminavamo insieme sul sentiero e ad un tratto il suo passo si è fermato. Eppure il vuoto è ricolmo di Presenza. Basterebbero i ricordi di ciascuno di noi a riempire intere pagine di storie, sorrisi, abbracci. La presenza che avvertiamo però non assomiglia a un ricordo, ma a una realtà viva.
Perché l’Amore è più forte della morte e Marco ha vissuto nella semplicità dell’amore autentico.
Perché la Fede quand’è incarnata lascia i frutti, non li trattiene per sé e Marco si è fidato fino alla Croce.
Perché la Vita quando è amata, quando è dono traccia sentieri, trova nuove vie, crea altra vita che non si può arrestare con una parola, fosse anche la parola morte. E chi ha avuto modo di incrociare sulla propria strada Marco intende queste parole. La condivisione generata con Marco continua nel Creato e sarà altra vita.
Abbiamo sperimentato con lui che chiedere al Padre di compiere la Sua volontà non significa allontanarci dal dolore, neppure dalla morte, ma abbiamo fede che il Padre non ha abbandonato Cristo sulla croce e non abbandonerà di certo noi.
Sicuri che Marco ora si trovi occhi negli occhi con Chi lo ha amato da sempre più di chiunque altro, gli chiediamo di continuare a pregare insieme a noi.

L’Equipe Giovani

 
Marco Maddalena: auguri dottore!
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni:
mia madre ha sessant'anni,
e più la guardo e più mi sembra bella. […]
vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei
dal sacrificio mio ringiovanita.


Una bellezza senza tempo, il viso rigato dalle lacrime e l’unico desiderio di renderla felice e orgogliosa: così Edmondo De Amicis scriveva in questi versi di “A mia madre”. Forse non è un caso che Edmondo De Amicis sia l’argomento fondamentale della tesi di laurea di Marco Maddalena, giovane trentenne formiano scomparso prematuramente nel 2010 colpito da un tumore all’esofago e lesioni celebrali e forse con le stesse parole oggi Marco si rivolgerebbe a mamma Ida. Questi stessi versi ci aiutano a descrivere le emozioni della famiglia di Marco quando, a più di un anno dal tragico evento e a due anni dal giorno in cui vennero a conoscenza della malattia, il 27 Marzo scorso hanno partecipato alla cerimonia di laurea che proclamava Marco Maddalena dottore in lettere. L’università degli studi di Cassino ha, infatti, conferito al giovane trentenne scomparso una laurea ad honorem. Dopo una sentita segnalazione da parte di una cugina di Marco, la facoltà ha accettato di consegnare il diploma di laurea nelle mani di mamma Ida durante l’ordinaria sessione universitaria. Un messaggio al di là del tempo e al di là della vita che ci testimonia che Marco è ancora qui, non solo per un nome su una pergamena ma per quello che ha fatto, studiato o detto. Non semplice retorica o banale consolazione ma un motivo di speranze per tutte le famiglie colpite da questo immenso dolore. De Amicis direbbe che Marco è davvero riuscito a cambiare vita con vita e con questa laurea forse anche a ringiovanire sua madre con il suo sacrificio, auguri dottore!

Simona Gionta
(Equipe ACR )

Salmo _ Numero Uno

Non puoi sentire caldo se non senti freddo.
Non puoi vedere la luce, se non sei nelle tenebre.
Non puoi vedere la luce, se non vedi il sole.
Non puoi vedere il sole, se non attendi.
Non puoi camminare, se non senti la terra sotto i piedi.
Non puoi camminare, se non hai i cielo sopra di te:«Girati! Poggia la schiena sulla terra e vedrai il tuo cuore nella tua parte di cielo».
Non puoi guardare il cielo, se non ami.
Non puoi amare, se hai il cuore pieno.
Non puoi amare, se cerchi negli occhi che guardi, ciò che vuoi cercare.
Non puoi amare, se non ti senti amato.
Non puoi sentirti amato, se non ringrazi.
Non puoi ringraziare, se non parli.
Non puoi parlare, se non ascolti.
Non puoi ascoltare, se non stai.
Non puoi stare, se non ascolti.
Non puoi cominciare a camminare, se non decidi di alzarti e di andare.
Non puoi alzarti se non ridi, se non sorridi di te. 

Marco

Questo salmo che avete appena letto, è stato scritto da Marco Maddalena nel 2008, dopo aver partecipato agli esercizi spirituali diocesani.

MariocartA - Salmo Numero Uno
 
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